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L’introduzione di un meccanismo di adeguamento alle frontiere del carbonio (CBAM) compatibile con l’OMC è pubblicizzata come un elemento chiave del Green Deal europeo. Servirà a garantire che, mentre l’UE continua ad aumentare la sua ambizione in materia di clima, anche i suoi partner giochino a palla.Il CBAM fisserebbe un prezzo del carbonio sulle importazioni di determinati beni dall’esterno dell’UE, al fine di spingere i paesi terzi ad aumentare le loro ambizioni climatiche e ridurre il rischio di “rilocalizzazione delle emissioni di carbonio”. Questo termine descrive un fenomeno in cui le aziende trasferiscono la produzione al di fuori dell’UE in paesi che hanno regole di emissione meno rigorose. La rilocalizzazione delle emissioni di carbonio sfiderebbe gli sforzi dell’Europa per diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, trasferendo – piuttosto che riducendo – le emissioni. ENVI terrà l’esame su questo progetto di relazione mercoledì 28 ottobre 2020.

Osservatorio

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